Tuesday, December 9, 2008

L’altra faccia della luna

I cannot say if there is a God, but I can say that there is a Paradise, and it is not far from Anakao, southeast Madagascar!

Last week we noticed that we had a long weekend ahead, and decided to go somewhere for a trip to get to know the area better. The beaches south of Tulear are known for their beauty, but reaching them can be challenging (and expensive), thus they are just right when we have a bit more time than just a weekend. We checked if an Italian place that everybody recommended had a spot for us, reserved two “seats” on a boat, packed few things and left.

The trip is interesting from the beginning: small harbors are not very common here, as the tide is of 3mt, so boats approach the beaches as far as they can, and to get to them you need to go by zebus! Going to Anakao takes about 1,5 hour and transfers back and forth are only done in the morning, as strong wind and currents come with the afternoon. On the way, you pass the bay of St. Augustin (apparently, another nice destination), where pirates used to hide, and the island of Nosy Ve, a small stripe of sand where the Vezo (people of the sea) build their big tombs. Most of the trip is done in the lagoon, between the reef and the beach, which gives the opportunity to look at the transparent water sailed by the beautiful Vezo pirogues out in their fishing trips. Anakao is a village built by the beach, hosting 5.000 people, with hotels for different pockets. Water is difficult to reach, and people make holes in the sand to collect salty water to drink.

However, this time we continued further, passing another small village until reaching “l’altra faccia della luna” (the other face of the moon), a charming place designed and crafted by Diego. There, facing the island of Nosy Satrana, we enjoyed the company of the other guests and people passing by, as well as the sun, the sea, the fresh food, the scenery, the dunes, etc. It has been a great setting to continue working on our Malagasy, on our research work, and to dream a bit…

We’ll most likely travel south for our research, and we’re looking forward to it.



Italiano: non so dire con certezza se Dio esiste, ma posso dire che c’è un Paradiso, non è lontano da Anakao, sudest Madagascar!

La scorsa settimana ci siamo accorti di avere un lungo weekend davanti a noi, cosi abbiamo deciso di partire per conoscere un po’ meglio la zona. Le spiagge a sud di Tulear sono rinomate per la loro bellezza, ma raggiungerle non è facile (ed è costoso), abbiamo quindi pensato che fossero una giusta meta per un weekend un po’ più lungo del solito. Abbiamo controllato che un posto italiano raccomandato da molti, avesse posto per noi, abbiam preso due posti su una barca, preparato uno zainetto con poche cose, e siamo partiti. Il viaggio si è mostrato interessante dall’inizio: i porticcioli qui non sono molto comuni, perché la marea è di circa 3 mt., così le barche si avvicinano il più possibile alle spiagge ma per raggiungerle bisogna andare con gli zebù!

Per andare ad Anakao ci vuole circa 1 ora e mezza, e il viaggio di andata come di ritorno e’ fatto al mattino per evitare il forte vento e le correnti che arrivano con il pomeriggio. Nel tragitto si passano la baia di St. Augustin (un'altra bella destinazione, pare) usata una volta dai pirati per nascondersi, e l’isola di Nosy Ve, dove i Vezo (gente del mare), costruiscono le loro grandi tombe. La gran parte del viaggio si fa attraverso la laguna, tra la barriera corallina e la spiaggia, ed è possibile osservare l’acqua trasparente e le piroghe Vezo che l’attraversano nei loro viaggi alla ricerca di pesce. Anakao si trova sulla spiaggia, ed ospita 5.000 abitanti insieme ad alcuni alberghi buoni per diverse tasche. L’acqua è difficile da trovare e le persone fanno delle buche nella sabbia da cui ricavano acqua salata da bere. Stavolta però, non ci siamo fermati ad Anakao, abbiamo continuato un po’ più a lungo e passando per un altro piccolo villaggio siamo arrivati all’Altra faccia della luna, un posto affascinante creato dall’immaginazione e dalle mani sapienti di Diego. Lì, di fronte all’isola di Nosy Satrana, abbiamo goduto della compagnia degli ospiti e degli amici di Diego, nonché del sole, del mare, del cibo freschissimo, del paesaggio, delle dune, ecc. E’ stata una splendida cornice per continuare il nostro lavoro con la lingua Malgascia, con la ricerca, e per sognare un po’…

Molto probabilmente la nostra ricerca ci porterà di nuovo a viaggiare verso sud, non vediamo l’ora.

6 comments:

hans arne said...

Hei! Godt å se dere... Jeg fikk meldinga di under kampen på lørdag. regner med du blir med på feiring hvis de holder seg på toppen til mai. Jeg prøver å sette av ferie slik at jeg kan komme på besøk til dere i oktober neste år. God jul ønskes dere fra meg og fam på Garvik..

Birger said...

Hei, Jeg klarte selvsagt aa unngaa aa se alle maalene! Kom litt seint. Restauranten over gaten har Canal+, saa jeg faar med meg noe innimellom. Haaper paa feiring i mai, men det blir litt dumt aa vaere her da...

Oktober er et godt tidspunkt aa komme. Det er bare aa begynne aa spare opp. Vi er klare for besoek.

God jul til dere ogsaa!

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