Monday, December 1, 2008

Everyday life in Tulear



We have finally reached the stage where we can talk about an everyday life in Tulear. We are about half way in the Malagasy course, and we are close to being fluent now… Well, at least we have learned some key words and sentences making it easier to shake off pousse-pousse drivers, fruit and souvenirs vendors. Bertin, a university professor, is giving us about three hours per day of private tutoring at home. You should think that a language without plural, gender and conjugation of verbs is easy… but we still have to remember a new set of words, that are put together in a bit unusual way. It doesn’t help that the language of instruction is French, a language that we also need to work on.

But our life is far from being difficult: Vohangy is coming every morning at our place; she cleans up the apartment and prepares lunch. So far it has been a very good experience. To shop for food she needs just a Euro or two (8 kr), and she comes back with vegetables, meat/fish, and even fruits! The delicious Malagasy meals are then prepared with an abundance of rice (the first day it was so abundant that we eat rice for the next three meals, breakfast included). She also produces tamarind juice at home that she brings to us a couple of times a week. We just found out that she gets up at 4 am to start preparing the juice and other things her husband sell in his little store, then comes to our house, in the afternoon she makes clothes she sells, makes food for the family, take care of 2 kids, and of course study at the university! We’re getting up at 6 am for our morning walk, and think that’s early!

We have also started to really take advantage of the abundance of fruits and vegetables and other nice things this country has to offer. It is the season for one of Madagascar’s most important export products, the litchi as well as mango, papaya, pineapple, passion fruit and many other fruits we haven’t tasted yet.

We have already told you about the meat market. But as a coastal town, Tulear is at its best when it comes to fish. We met a woman in the street the other day, offering us some tuna (see picture below); we got a couple of nice steaks for our dinner for 80 Eurocents (7 kr).

As for the other tasks we have here, we just discovered that the university will have a break from early December to early March! We then assume that probably we will not start assisting the English teachers before March. That leaves us with plenty of time to work on our research. We’ve been talking with the local WWF office here in Tulear. They are currently working on a project concerning fisheries management financed by Norway that could be very interesting. We would like to explore the possibility of doing our research within that framework. We will then have to do field studies in some fishing villages south of Tulear.

As for the social part we have met quite a lot of my sister Guro’s old friends and colleagues around here. There is also a big Italian community that we’ve had some contact with. And a pleasurable “apero” evening started to be a weekly appointment with our French neighbors. Next time it is our turn to invite the others over for a drink, anyone’s who want to join?

Italiano: siamo finalmente arrivati al momento in cui possiamo palare di una vera e propria vita di tutti i giorni a Tulear. Siamo a metà del nostro corso di malgascio, e parliamo ormai correntemente… cioè, almeno sappiamo qualche parola e frase che ci permettono di dribblare tiratori di pousse-pousse e venditori di frutta e souvenir. Ogni giorno abbiamo tre ore di corso con Bertin, un prof. universitario, a casa nostra. In teoria uno penserebbe che una lingua senza plurale, genere e coniugazione dei verbi dovrebbe essere semplice… ma rimane il fatto che dobbiamo memorizzare un vocabolario tutto nuovo, con delle frasi costruite in maniera un po’ bizzarra. Poi imparare il malgascio dal francese, non rende le cose più facili, giacché anche il francese andrebbe migliorato.

In ogni caso la nostra vita al momento è ben lontana dall’essere complicata: Vohangy viene ogni mattina a casa nostra per dare una pulita e preparare il pranzo. Fin’ora ci siamo trovati davvero bene con lei. Va a fare la spesa per il pranzo con un euro o due, e torna con verdura, carne o pesce, e persino della frutta! Poi prepara dei deliziosi manicaretti malgasci con abbondanza di riso (il primo giorno era cosi abbondante che abbiamo mangiato riso per tre pasti di seguito, colazione compresa). Vohangy prepara anche un ottimo succo di tamarindo a casa, e lo porta un paio di volte a settimana. L’altro giorno parlando, abbiamo scoperto che si alza alle 4 del mattino per preparare i succhi di frutta e altre cose che il marito vende nel loro piccolo chiosco. Poi viene a casa nostra, nel pomeriggio confeziona vestiti su misura da vendere, prepara i pasti per la sua famiglia, si occupa dei suoi due figli, e naturalmente studia all’università’! E noi che pensavamo che svegliarsi alle 6 del mattino per la nostra camminata giornaliera fosse presto!

Abbiamo anche cominciato ad approfittare dell’abbondanza di frutta, verdura e altre meraviglie che il Madagascar offre. Come uno dei maggiori prodotti d’esportazione: infatti e’ la stagione del litchi! E dei manghi (grazie Pippi), papaye, ananas, frutti della passione, e un mare di altra roba ancora da provare. Vi abbiamo già detto del mercato della carne, ma essendo sulla costa, Tulear da il meglio di se stessa col pesce. L’altro giorno abbiamo incontrato una donna per strada che ci ha offerto del tonno fresco (foto sotto); abbiamo comprato 2 bei tranci per cena per appena 80 centesimi di euro.

Per quanto riguarda il lavoro, abbiamo appena scoperto che l’università’ chiude per le vacanze da dicembre a marzo! Ne desumiamo che l’assistenza all’insegnamento dell’inglese dovrà con tutta probabilità attendere. Questo ci lascia ampio spazio per il lavoro di ricerca. Abbiamo parlato don dei rappresentanti dell’ufficio locale del WWF. Stanno lavorando ad un progetto riguardante la gestione delle risorse marittime finanziato dalla Norvegia. La cosa ci sembra interessante e stiamo valutando la possibilità di lavorare in quest’ambito. Nel caso, si tratterebbe di fare ricerca di terreno in alcuni villaggi di pescatori a sud di Tulear.

Per quanto riguarda l’aspetto sociale, abbiamo incontrato diversi vecchi amici e colleghi di Guro (la sorella di Birger che ha lavorato qui 4 anni fa). Inoltre abbiamo avuto dei contatti con alcuni italiani, poiché siamo numerosi qui a Tulear (!!). Inoltre è iniziato un piacevole appuntamento settimanale con i nostri vicini francesi. La prossima volta eé il nostro turno, chi viene?


e io ho anche fatto il pane:

2 comments:

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