Wednesday, October 29, 2008

The little warrior

Buying a used car in the city where 2CVs have eternal life wasn’t easy either. We looked and looked for a little 4X4 warrior that would stay with us for our 14 months here. We read “les petites annoncés” everyday in the newspapers, we walked around in Avenue de l’Indépendance (where many sellers stand beside their cars), and phoned all the dealers we found on our phone book from 1998-99 (until we found one from 2005). Finally, a phone number worked and a man hardly understandable answered: yes, we have a little 4x4 a Suzuki Samurai, interesting price. What a perfect name for our little warrior! It was as we wanted it: little, rough, a bit worn out and rusty, but very charming. Yes, the price was interesting, and we just needed someone to check the engine. Olsen was our man (he is Malagasy but is great grandfather was Norwegian, therefore the interesting surname); he is the driver at the Norwegian mission and also a mechanic. He was positive when we saw the car together: the engine was good (just the transmission to change, which was ok for the owners to do). Later he seemed a bit more skeptical. As all the Malagasy, he asked us why we didn’t buy a new car, or at least a newer car. We found out that to try to convince them that vazahas like us don’t have enough money for a newer car is useless.

The weekend went with offers and counteroffers via phone. Finally, we agree on a price, which includes all the paper work done by the dealer (who is more a fixer, he has a office with his mum-a layer- where they give assistance on…everything!). Thursday is the big Samurai day: we’ll get the car keys and documents (other papers will wait us in Tulear), but before we have to pay the 35 million FMG cash!!

 


Italiano: comprare un auto nuova in una città nella quale le 2cavalli hanno vita eterna non è stato facile. Abbiamo cercato per un piccolo guerriero 4X4 che potesse stare con noi nei prossimi 14mesi qui. Abbiamo letto tutti giorni les petites annoncés” sui giornali, camminato in Avenue de l’Indépendance (dove venditori attendono vicini alle auto in vendita), e telefonato a tutte le concessionarie trovate nell’elenco telefonico 1998-99 (finche abbiamo trovato quello 2005). Alla fine un uomo difficilmente comprensibile ha risposto: si, abbiamo una piccola 4X4, una Suzuki Samurai ad un prezzo interessante. Abbiamo pensato che fosse un nome perfetto per il nostro piccolo guerriero! Era come lo volevamo: piccolo, rustico, un po’ vecchiotto e arrugginito ma certamente affascinante. Si, anche il prezzo era interessante, non mancava che far controllare il motore. Il nostro uomo per il lavoro era Olsen (che è Malgascio ma con un bisnonno norvegese che ne spiega il cognome interessante); è l’autista della missione norvegese nonché meccanico. Il suo responso è stato positivo quando abbiamo visto l’auto insieme (solo la trasmissione da cambiare, che i proprietari hanno accettato di fare). Pii tardi però Olsen è sembrato più scettico. Come tutti i Malgasci, ci ha chiesto perché non compravamo un’auto nuova , o almeno più nuova. Abbiamo scoperto che provare a convincerli che vazahas come noi non sempre hanno abbastanza soldi per un’auto nuova, è inutile.

Il finesettimana l’abbiamo passato facendo offerte e controfferte via telefono. Alla fine abbiamo trovato un’intesa sul prezzo, che include tutte le spese per i documenti fatti dal venditore (che è più un azzeccagarbugli, ed ha un ufficio con sua madre- avvocato- in cui danno assistenza su…tutto!). Giovedì è il gran Samurai-day: avremo le chiavi della macchina, i documenti (alcuni ci attenderanno a Tulear), ma prima dobbiamo pagare i 35milioni FMG contanti!! 

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